Quando nel 1949 Ignazio Gardella progetta una delle sue architetture più celebri – il condominio di via Marchiondi a Milano firmata con Anna Castelli Ferrieri e Roberto Menghi – tutto è disegnato con maestria di dettaglio. Olivari è coinvolta per quanto riguarda la realizzazione delle maniglie e da questa collaborazione, centrata su un’idea di architettura in cui ogni parte, anche la più minuta, partecipa al disegno di un insieme organico, nasce la serie Garda.
Per la sua linea essenziale dal linguaggio asciutto, Gardella dichiara di prendere ispirazione all’architetto razionalista tedesco Ferdinand Kramer che aveva partecipato alle visioni urbane della Neue Frankfurt di Ernst May disegnando una maniglia dalla geometria elementare.
— Digamma poltrona, Gavina 1950
Gardella studia le proporzioni della sua maniglia a partire da un elemento cilindrico.