Due generazioni che dialogano e che si confrontano con la pazienza necessaria per affrontare la ricerca e i tempi del progetto, con la curiosità di chi sa cogliere dalle più diverse discipline gli stimoli e le sfide utili a generare nuove idee e soluzioni.
Da una parte Renzo Piano, fondatore dello Studio Renzo Piano Building Workshop, dall’altra Matteo Piano, che ha avviato la sua attività di designer con lo Studio Piano Design a metà degli anni Novanta, portandovi l’approccio al progetto respirato nello Studio del padre, con il quale ha collaborato in diversi progetti, ad iniziare dalla riqualificazione della fabbrica del Lingotto di Torino.
— The Shard, London Bridge Tower, London, 2000-2012 (Ph. William Matthews)
— Matteo e Renzo Piano
Sia nei progetti autonomi, sia in quelli a quattro mani, si riconosce il linguaggio nato dalla sperimentazione di laboratorio, dalla ricerca nei processi produttivi e nei materiali, dall’attenzione al dettaglio e alla funzionalità.
— The Art Institute of Chicago, The Modern Wing, Chicago, 2000-2009 (Ph. Nic Lehoux)
— Istanbul Modern, Istanbul, 2016-2023 (Ph. Enrico Cano)
— Renzo Piano Building Workshop, Punta Nave Office, Genoa, 1986-1991 (Ph. Shunji Ishida)
Nel processo di progettazione di un oggetto di Design da prodursi industrialmente, che siano elementi di arredo o anche semplicemente una maniglia, la forma, pur parlando il linguaggio chiaro e sicuro della funzione, è capace di adattarsi a ogni contesto, perché la composizione progettuale deriva da una particolare sensibilità nei riguardi degli spazi dell’Architettura.
— Jérôme Seydoux, Pathé Foundation, Paris, 2006-2014 (Ph. Michel Denancé)
— The Whitney Museum of American Art at Gansevoort, New York, 2007-2015 (Ph. Nic Lehoux)