Nel corso dell’intenso rapporto di collaborazione su specifici progetti di interni, abbiamo pensato di chiedere a Patricia Urquiola di estendere alla maniglia le ricerche formali che stava compiendo su geometrie complesse. Così è nata Adamant, un modello in cui la scomposizione dei volumi e dei piani, pur nel rigore della geometria, disegna un’ampia e comoda impugnatura.
La versione in finitura lucida di Adamant esalta il risultato di questa piccola e complessa operazione all’origine del suo nome scelto per evocare il diamante e la sua geometria sfaccettata. Un riferimento non solo alla facoltà di moltiplicare la luce e i suoi riflessi in mille direzioni diverse, ma anche adatto a esemplificare la sua chiarezza formale.
— Diamond tavolo, Molteni 2005
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— Click to play: Patricia Urquiola, Salone del Mobile 2014